Cloud Pubblici, Privati e Ibridi ☁️🌟

Cloud Pubblici, Privati, Ibridi e Multi-Cloud spiegato per chi non è esperto del settore.

Ciao a tutti carissimi, eccomi con una mia piccola lezione 👨‍🏫 da Doc così che possiate lasciare di stucco i vostri conoscenti!
CLOUD PUBBLICI, PRIVATI E IBRIDI… spiegato per chi non è esperto!

Vedo di spiegarvi e rendervi comprensibili cose che a volte potete sentire nominare di sfuggita e che mi aspetto non siano comprese (come è normale che sia, essendo cose tecniche) dalla moltitudine delle persone che ascoltano o leggono.

Il cloud computing è la disponibilità e l’erogazione di risorse informatiche tramite la rete Internet.

Invece di salvare i dati sul proprio computer o su un server aziendale, questi vengono salvati online, in una sorta di ‘nuvola‘ virtuale ☁️ (non a caso in inglese ‘cloud’ significa nuvola). Probabilmente già adesso la state utilizzando… senza rendervene conto!
In questo modo è possibile accedere ai propri dati da qualsiasi parte del mondo, purché ovviamente sia presente e funzionante una connessione internet.

Il cloud computing può essere classificato con 3 diverse tipologie di distribuzione: cloud pubblico, privato e ibrido. Vediamole assieme!

Cloud Pubblico🗺️

Le risorse di calcolo (server, spazio su disco…) sono sia gestite, sia di proprietà, di un provider di servizi cloud di terze parti e vengono condivise tra i diversi utenti connessi ad Internet che possono beneficiare del servizio.

Solitamente si può accedere ed utilizzare questi servizi utilizzando un browser web (Edge, Chrome, Firefox…).

Tra le caratteristiche principali:

  • Facile scalabilità (ovvero la possibilità di estendere prestazioni o caratteristiche di un dispositivo hardware o software)
  • Il piano tariffario è basato su un abbonamento da acquistare (oppure offerto gratuitamente). In caso di mancato utilizzo si può dismettere l’abbonamento.
  • È il fornitore del servizio cloud ad occuparsi della manutenzione, della gestione e dello sviluppo del prodotto e dei servizi annessi erogati.

Nonostante da un punto di vista strutturale non ci siano molte differenze tra un servizio cloud pubblico e uno privato, la sicurezza può diventare un problema più grande quando questi servizi (come applicazioni, storage e altre risorse) vengono utilizzati da una moltitudine di clienti.

Molti fornitori di servizi cloud pubblici, infatti, offrono anche opzioni di connessione diretta, permettendo ai clienti \ utenti di collegare i loro data center alle applicazioni che risiedono nel cloud utilizzando però una modalità sicura.

Alcuni esempi di servizi basati su cloud pubblico sono:
– OneDrive
– Microsoft Azure
– Dropbox
– Google Cloud

Cloud Privato🔐

Il cloud privato è una infrastruttura cloud dedicata ad una organizzazione (azienda) specifica e può essere accessibile solo da questa o da una entità esterna che viene “ospitata” all’interno dell’organizzazione.

Offre maggiore controllo e sicurezza rispetto al cloud pubblico, tuttavia comporta un impegno importante per rendere virtuale l’ambiente di lavoro, costringendo l’organizzazione a ripensare alle decisioni prese sulle risorse disponibili.

Ogni fase del progetto per l’implementazione può portare a possibili problemi di sicurezza che devono essere risolti per evitare gravi rischi legate alle vulnerabilità rilevate.

Tra le caratteristiche principali:

  • Non vengono condivise le risorse del cloud computer con altre organizzazioni
  • (se configurate correttamente) Sono isolate e all’interno di una rete privata sicura, inaccessibili per persone esterne
  • Richiedono un investimento iniziale significativo
  • Occupano molto spazio fisico in quanto necessitano di hardware e di tutta la strumentazione annessa per farla correttamente funzionare (generatore elettrici, impianti di condizionamento, etc)
  • L’hardware e tutti i servizi erogati devono essere aggiornati regolarmente, con conseguenti ulteriori spesi ed eventuale fermo temporaneo del servizio erogato.

Alcuni esempi di servizi basati su cloud privato sono:
– Microsoft Azure Stack
– IBM Cloud Private
– OpenStack

Anche i NAS, ovvero quei dispositivi che permettono di condividere dati accessibili dall’esterno, possono essere considerati dei cloud privati.

Come potete constatare è una soluzione che necessita di acquisto, configurazione e gestione di materiale, quindi, non sempre viene vista come un modello particolarmente allettante.


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Cloud Ibrido🗺️+🔐

È una soluzione che combina un mix di cloud privato e pubblico (nei punti 1 e 2 come avete letto ho spiegato cosa sono queste due tipologie di cloud).

Questi due tipi di cloud rimangono separati ma connessi, offrendo così i vantaggi di entrambe le soluzioni.

Le organizzazioni possono utilizzare il cloud pubblico per l’accesso e la scalabilità (cioè, aumentare o diminuire le prestazioni in base alla richiesta) rapidi, mentre il cloud privato per tutto quello che riguarda la sicurezza, la gestione del carico di lavoro e la sovranità dei dati.

Un servizio cloud ibrido supera i limiti di isolamento e di fornitura, così da non rientrare esclusivamente in una singola categoria di servizio cloud, bensì permette di ampliare le capacità di un servizio cloud, unendolo, integrandolo o personalizzandolo con un altro servizio cloud.

Un esempio di scenario di utilizzo: un’azienda potrebbe conservare in un cloud privato i dati sensibili dei propri clienti ma voler collegare questo cloud a un’applicazione di analisi dei dati (in gergo “business intelligence”) fornita su un cloud pubblico. In questo modo, l’azienda può ampliare le proprie capacità di offrire un determinato servizio aziendale grazie all’aggiunta di servizi di cloud pubblico esterni.

Alcuni esempi di servizi basati su cloud ibrido sono:
– Microsoft Azure Hybrid Cloud
– Google Cloud Anthos
– IBM Hybrid Cloud

Multi-Cloud☁️☁️☁️

Parlando di “cloud ibrido” mi soffermo anche su “Multi-cloud”: quest’ultima è una strategia che utilizza più servizi cloud da più provider, non necessariamente tutti contemporaneamente. Il multi-cloud offre alle organizzazioni la possibilità di selezionare diversi servizi cloud da diversi provider in base alle loro esigenze specifiche.

La differenza fondamentale tra il cloud ibrido e il multi-cloud risiede nel fatto che il cloud ibrido è un mix di cloud privato e pubblico da un singolo provider, mentre il multi-cloud utilizza servizi multipli da più provider.

Un esempio di multi-cloud a livello “domestico”, può essere quello di fare una copia di sicurezza su OneDrive di un file che abbiamo memorizzato su GoogleDrive.

Il cloud ibrido offre un equilibrio tra sicurezza e scalabilità, mentre il multi-cloud offre una maggiore flessibilità e riduce il rischio di dipendenza da un singolo provider.

E con questa mini-lectio che spero abbiate apprezzato visto che vi ho fatto una lezione formativa… vi mando un caro saluto!

Doc


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